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TEST DEI COLORI DI LÜSCHER

A chi è stato nel mio studio negli ultimi anni sarà probabilmete capitato, già durante il primo incontro, di sottoporsi ad un piccolo test, il test dei colori di Max Lüscher.

A volte la reazione di fronte alla mia richiesta di scegliere fra delle semplici carte colorate i colori preferiti e quelli che meno piacciono è di leggera perplessità… eccomi a spiegare a cosa serve il test dei colori.

I colori, parlando lo stesso linguaggio delle emozioni, ci permettono di arrivare ad una comprensione più profonda delle emozioni e delle sensazioni. Con i colori, si può arrivare anche alle emozioni represse e inconsce, negate dalla persona ma pur sempre presenti e che, agendo al di là della consapevolezza, sono poi causa di problemi emozionali o si manifestano attraverso disturbi psicosomatici.

I colori quindi visualizzano le emozioni rendendo visibile e comprensibile l’inconscio.

Le potenzialità insite nei colori sono state utilizzate dal Prof. Lüscher che, attraverso la selezione sperimentale di tonalità basate su costrutti psicologici e attraverso l’applicazione di un metodo rigoroso per la lettura delle scelte cromatiche, ha potuto creare uno strumento oggettivo di diagnosi psicologica.

Io utilizzo la tavola degli 8 colori, che ci indica “come la persona vive nel mondo”, quali sono gli atteggiamenti appresi che vengono riproposti nel comportamento generale, qual è il “carattere”. Dall’analisi della tavola degli 8 colori è possibile ricavare il livello di stress (in relazione al “come la persona vive nel mondo”). Ci sono infatti diversi indicatori di stress, ovvero dei colori che, se scelti in determinate posizioni, evidenziano tensioni, ansia, stress.

Ognuno di questi 8 colori ci permette di ottenere, attraverso l’analisi della tavola degli 8 colori, l’atteggiamento personale di fronte a particolari tematiche.

Il Testdei colori di Lüscher misura dunque l’emozionalità attraverso reazioni fisiologiche oggettive che avvengono in maniera spontanea e inconscia di fronte alla visione del colore. I colori hanno, rispetto alle parole, il vantaggio di riuscire ad aggirare facilmente il filtro della coscienza, di evitare le incomprensioni verbali e la manipolazione delle risposte.
Si può misurare così la personalità “reale”: la preferenza/rifiuto nei confronti dei vari colori permette di definire lo stato psichico, fisico, vegetativo della persona.

I colori diventano uno strumento di diagnosi della personalità di cui forniscono un quadro completo sotto diversi aspetti, in più ambiti di vita e a diversi livelli di profondità.

Proprio per questo propongo il test durante il primo incontro, per riuscire a portare a galla eventuali problematiche che potrebbero essere poco riconosciute a livello conscio, o che potrebbero essere considerate secondarie.

E il test di Lüscher difficilmente sbaglia!